sera che basta negli occhi
le schiere già pronte
al nuovo giorno si rivolgono
e dicono già
di cosa sarà, oltre l'alba
tutto sembra puntare in una sola direzione
un punto che si addomestica
per tenere in pugno
le paure cumuli informi del giorno
sì, domani altri strati
e solo qualche raro moto a lato
il resto, desideri accantonati
evanescenze, rammendi di memorie
e tutto tenuto insieme
da un tessuto enumerativo
di giorni, di ore
di scansioni esacerbate
di minuti in cerca, rari, di coincidenze fortunate
e poi, sopra ogni dolenzia
i tuoi occhi perfetti di un minuto strappato
tu, anche di spalle
forzatamente
che dalle braccia non ti stacchi
e non resiste, altro tempo
che questo
di ricordi
il resto si delinea
nel suo algore preciso di dare e avere
ma questo, è già lontano
fuori dal nostro oltre
dove tu mi celi, dove io ti stringo
fatti segreti d'un altro tempo.
24.5.2015
anfratti
domenica 7 luglio 2019
giovedì 4 luglio 2019
parole che vanno
parole che vanno,
anime in treni a notte
quando la sera smette
e la violenza dello stacco
lenta si allontana
e il corpo ricompone
i cocci di una giornata intera
che preme, dentro
come una mano aperta
che affondi dentro il ventre
buio della notte
e i fari che si spengono
silenzioso è il pensiero che trattiene
il cuore e appena
ripara una tettoia
dalla pioggia senza freno
solo qualche lacrima sfugge
allo stridore dell'arrivo
e un nuovo viaggio
già si sporge
e arranca
altro respiro
nell'ora
con peso
che si spezza
dentro il midollo dello stelo
tu sai, ora, di ogni tua partenza
e il tuo sapore stringe
nelle mani
il cuore prossimo degli arrivi.
maggio 2015
anime in treni a notte
quando la sera smette
e la violenza dello stacco
lenta si allontana
e il corpo ricompone
i cocci di una giornata intera
che preme, dentro
come una mano aperta
che affondi dentro il ventre
buio della notte
e i fari che si spengono
silenzioso è il pensiero che trattiene
il cuore e appena
ripara una tettoia
dalla pioggia senza freno
solo qualche lacrima sfugge
allo stridore dell'arrivo
e un nuovo viaggio
già si sporge
e arranca
altro respiro
nell'ora
con peso
che si spezza
dentro il midollo dello stelo
tu sai, ora, di ogni tua partenza
e il tuo sapore stringe
nelle mani
il cuore prossimo degli arrivi.
maggio 2015
lunedì 27 aprile 2015
Il mondo capovolto.
Poi un giorno, quando finalmente arrivò il libro che avevo ordinato, intuii qualcosa di strano, di diverso. In copertina un appeso. Di ogni poesia, solo il titolo. Nient'altro. L'autore non c'era più, a fumare vicino al cancello delle scuole. Era finito con quel suo estremo libro, in grazia del bianco delle righe rimanenti.
Vivete bene, questo vorrei dirvi.
Vivete bene, questo vorrei dirvi.
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